Storia del sito:
La pieve è attestata già nel 1041 e sovrintendeva le dieci chiese dell’antico pagus col titolo di Santa Maria di Bene Superiore. Nel 1345 la sede parrocchiale fu trasferita nella nuova chiesa di San Giacomo nell’abitato di Beinette. I ritrovamenti archeologici all’interno e nei pressi fanno ritenere che sia stata edificata su un sito già frequentato in età romana. La chiesa conserva affreschi del XV secolo di alto valore artistico.
Nel Sei e Settecento nel cilindro absidale furono tamponate le finestre e ricoperti gli affreschi, tranne la Madonna in trono. I restauri, completati nel 2001, hanno riportato alla luce tutte le pitture.
Attualmente nota come “Santuario della Madonna della Pieve”.
Descrizione del sito:
L’edificio è formato da un’aula basilicale preceduta da un portico e affiancata sul lato sud da una piccola sagrestia, mantenendo la struttura originale dell’XI secolo. L’aula, inizialmente coperta da capriate in legno, fu voltata nel XVI secolo con una botte in cui si aprono finestre entro lunette.
La chiesa è stata affrescata in tre momenti diversi. Al primo ciclo, databile intorno alla seconda metà del ‘400, appartengono gli affreschi del cilindro absidale, al centro vi è la Madonna in trono col Bambino e ai lati gli affreschi recuperati: alla sua destra san Giacomo e san Michele, alla sua sinistra san Bernardo d’Aosta e sant’Antonio abate; santa Caterina d’Alessandria e san Pietro sono nascosti dall’altare.
Inoltre fu affrescato in questo periodo, al centro della parete nord della navata, un grande riquadro che raffigura san Cristoforo. In un secondo momento, dopo il 1474, vennero realizzati gli affreschi del catino absidale: una grande Madonna della Misericordia che distende a ruota il suo mantello sulla folla dei fedeli (la Vergine del Manto, opera di Giovanni Baleison), a destra le donne e a sinistra gli uomini, il Cristo risorto, santa Caterina d’Alessandria, san Giacomo e il committente inginocchiato.
In un terzo momento, alla fine del XV o agli inizi del XVI secolo, venne affrescato il ciclo che rappresenta, in 15 riquadri posti nella metà superiore di entrambe le pareti della navata, la storia della Vita della Madonna. Sulla parete di sinistra: nozze di Gioacchino e Anna, offerta al Tempio, incontro di Gioacchino e Anna alla Porta aurea, natività di Maria, presentazione al Tempio, nutrizione di Maria e nozze di Maria e Giuseppe. Nella parete di destra: annunciazione, nascita di Gesù, adorazione dei Magi, fuga in Egitto, circoncisione, presentazione al Tempio, dormitio Virginis e assunzione al cielo di Maria.
Descrizione dei ritrovamenti:
Nel 1909, durante scavi all’interno della chiesa, furono trovati frammenti di epigrafi di epoca augustea di cui si è persa notizia. In un sedile marmoreo addossato al cilindro absidale è murato un frammento di stele funeraria romana con un rilievo di un toro rampante. Nelle vicinanze della chiesa fu rinvenuto un cippo marmoreo romano.